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Scienza e biologia

Il caffè decaffeinato: produzione e particolarità di questa bevanda

Il caffè è una bevanda preparata a partire dai semi tostati delle bacche di Coffea, una pianta originaria dell'Africa tropicale. La storia di questa bevanda risale a circa 1000 anni fa, quando gli abitanti dell'Etiopia iniziarono a tostare e macinare i semi della pianta del caffè e a preparare un infuso chiamato qahwa, che significa "bere forte". Secondo la leggenda, la bevanda fu scoperta per la prima volta da un pastore etiope che notò che le sue capre diventavano più energiche e attive dopo aver mangiato i frutti di una pianta di caffè.

Il caffè iniziò a diffondersi in tutto il mondo a partire dal XV secolo, quando il commercio delle spezie e delle piante aromatiche iniziò a prosperare. Durante il XVIII secolo, divenne particolarmente popolare in Europa, dove era spesso servito in taverne e caffetterie, che divennero luoghi di incontro per intellettuali e artisti. Inoltre, questa bevanda ha sempre avuto un ruolo importante nella vita quotidiana di molti popoli antichi. Ad esempio, nel mondo arabo era servito come segno di ospitalità e veniva spesso consumato durante le riunioni sociali. Un altro uso si trova nella medicina dove veniva utilizzato per curare diverse malattie, tra cui il mal di testa e la stanchezza. Oggi, è la bevanda più popolare al mondo dopo l'acqua e viene prodotta in molti paesi tropicali del mondo, con il Brasile che è il più grande produttore a livello mondiale. Nonostante i molti secoli passati dal suo primo utilizzo, il caffè continua a mantenere il suo significato e il suo ruolo importante nella vita quotidiana di molte culture in tutto il mondo.

Produzione del caffè decaffeinato

Il caffè decaffeinato è un tipo di caffè avente la caffeina ridotta al minimo. Nonostante la mancanza di caffeina, il decaffeinato mantiene il suo gusto caratteristico e aromatico, rendendolo un'opzione ideale per coloro che desiderano ridurre il loro consumo di caffeina per diverse ragioni. Una delle particolarità del caffè decaffeinato è che può essere preparato utilizzando diversi metodi, come il caffè espresso, il caffè americano e il caffè in grani. Inoltre, il decaffeinato viene prodotto utilizzando una varietà di piante di caffè, come l'Arabica e la Robusta, rendendo disponibile una vasta gamma di opzioni in termini di gusto e aroma.

Il caffè decaffeinato è stato inventato nel 1903 da un chimico tedesco di nome Ludwig Roselius, che aveva il desiderio di creare una versione decaffeinata della bevanda per il padre, che soffriva di ipertensione. Il primo decaffeinato disponibile sul mercato era tuttavia considerato di scarsa qualità, poiché il processo di rimozione della caffeina danneggiava il gusto del caffè. Negli anni successivi, sono stati sviluppati metodi più sofisticati per produrre una versione decaffeinata di questa bevanda, che hanno portato a una migliore qualità del gusto.

Ci sono diversi modi per produrre il caffè decaffeinato, ma il metodo più comune è quello di utilizzare solventi chimici per rimuovere la caffeina dai semi di caffè. Esistono diverse tipologie di processi di decaffeinizzazione, che differiscono tra loro in base al tipo di solvente utilizzato. I principali metodi utilizzati sono il metodo europeo, quello ad acqua (o svizzero) e quello ad anidride carbonica concentrata. Ora andremo a vederli più nel dettaglio:

  • Metodo Europeo: questo metodo per la produzione del caffè decaffeinato prevede l'utilizzo di un solvente chimico per rimuovere la caffeina dai chicchi ancora verdi. Il solvente più comunemente utilizzato in questo metodo è il diclorometano ma può essere usato anche l'acetato di etile (meno comune), che è specifico per la rimozione della caffeina e ha anche un'alta volatilità, il che significa che può essere facilmente eliminato con l'utilizzo del vapore acqueo.
    La prima fase del processo consiste nel gonfiare i chicchi con l'utilizzo di acqua e vapore acqueo, al fine di distanziare le loro cellule. Successivamente, viene effettuata l'estrazione della caffeina tramite l'utilizzo del diclorometano come solvente. Dopo l'estrazione, il solvente viene accuratamente rimosso durante la terza fase del processo, nota come recupero del solvente. È importante che venga rimosso completamente poiché ci sono dei limiti di legge sui residui che devono essere rispettati. Successivamente, il caffè viene asciugato in modo che il grado di umidità non superi la percentuale del 11%. Infine, viene confezionato e sottoposto ad analisi per verificare che soddisfi i requisiti di qualità, come il livello di residuo del solvente, il livello di caffeina residua e il grado di umidità. Il metodo europeo è il più comune tra i metodi di decaffeinizzazione e anche quello più diffuso nell'industria del caffè. Uno dei principali vantaggi di questo metodo è che la qualità della decaffeinizzazione è tra le migliori, poiché vengono conservate totalmente le caratteristiche interne del caffè, ad eccezione della cera. Tuttavia, il diclorometano è una sostanza chimica sintetica e alcune persone potrebbero preferire metodi di decaffeinizzazione che utilizzano solventi naturali.
  • Metodo ad Acqua o Svizzero: questo metodo prevede l'utilizzo di acqua per rimuovere la caffeina dai chicchi ancora verdi. In questo metodo, i chicchi vengono prima gonfiati con l'utilizzo di acqua e vapore acqueo. Successivamente, vengono immersi in una soluzione di acqua calda, dove la caffeina viene estratta dai chicchi e viene poi filtrata attraverso un carbone attivo. Tuttavia, ci sono alcuni svantaggi a questo metodo. In primo luogo, il gusto del caffè decaffeinato ottenuto con questo metodo spesso non è altrettanto persistente come quello ottenuto con altri metodi. Inoltre, il colore dei chicchi di caffè decaffeinato con questo metodo spesso è più scuro di quello ottenuto con altri metodi, il che può rendere difficile la loro commercializzazione prima della tostatura.
  • Metodo ad Anidride Carbonica Concentrata: questo metodo prevede l'utilizzo di anidride carbonica ad alta pressione per rimuovere la caffeina dai chicchi ancora verdi. Anche in questo metodo, i chicchi di caffè vengono prima gonfiati con l'utilizzo di acqua e vapore acqueo, successivamente, vengono immersi in una soluzione di anidride carbonica ad alta pressione, dove la caffeina viene estratta dai chicchi e poi filtrata attraverso un carbone attivo. Questo metodo richiede l'utilizzo di apparecchiature speciali per gestire l'anidride carbonica ad alta pressione e può essere costoso da implementare su larga scala.

Perché bere il caffè decaffeinato?

Un vantaggio del caffè decaffeinato è che contiene molti dei benefici per la salute associati al caffè regolare. É ricco di flavonoidi, che hanno un effetto protettivo sul fegato e lo proteggono dai danni provocati dai radicali liberi, ha un forte effetto antiossidante e, secondo alcuni studi, potrebbe essere in grado di prevenire l'insorgenza del diabete di tipo 2 e stimolare alcune aree del cervello, rallentando la progressione del morbo di Parkinson. Inoltre presenta delle buone proprietà nutrizionali, infatti nel caffè decaffeinato troviamo una buona fonte di calcio, ferro, magnesio, fosforo, potassio, sodio, zinco, vitamina C, vitamina B1, vitamina B2, vitamina B3, vitamina B6, acido folico e vitamina K. Poiché contiene solo piccole quantità di caffeina, il caffè decaffeinato può essere consumato senza preoccuparsi degli effetti della caffeina sulla pressione arteriosa o sulla qualità del sonno. Il caffè decaffeinato, inoltre, può essere consumato in qualsiasi momento della giornata, visto il suo contenuto di caffeina. Questo lo rende un'ottima opzione per coloro che desiderano godere dei benefici della bevanda senza gli effetti della caffeina, come ad esempio le persone anziane.

In sintesi, il decaffeinato è una bevanda versatile e gustosa che offre molti dei benefici del caffè regolare senza gli effetti negativi che può avere la caffeina. Con una vasta gamma di opzioni in termini di gusto e metodi di preparazione, è un'ottima scelta per chiunque desideri non rinunciare al gusto della sua bevanda preferita ma senza le classiche controindicazioni che la caratterizzano.