Caffè espresso: bontà dal cuore italiano
Sommario
Il caffè espresso è una bevanda amata in particolar modo dagli italiani per via del suo sapore prelibato, in quanto è considerato molto di più di un semplice caffè. Si tratta di una vera e propria opera d'arte. Nello specifico è l'unione di numerosi elementi che tendono ad entrare in sintonia e in perfetta sincronia tra di loro per realizzare una bevanda dal sapore profondo, cremoso, intenso e dal colore scuro.
Il sapore del caffè espresso, quindi, risulta particolare e unico, grazie alle sue note aromatiche riesce a soddisfare qualsiasi palato una volta effettuato il primo sorso. In questa guida scoprirete tutto ciò che riguarda il caffè espresso, che rappresenta la bontà dal cuore italiano e che sottostà ad un rito così particolare che è stato candidato a patrimonio dell’Unesco.
Caffè espresso: cosa si intende?
Una delle domande principali che i clienti dei bar fanno, nell’ordinare questo caffè, è il perché si chiama espresso.
Nell’accezione comune si pensa infatti che il termine derivi dal metodo di preparazione della bevanda che avviene grazie alla pressione erogata dall’acqua in ebollizione sul caffè macinato.
Attraverso la percolazione la bevanda ricaverà poi tutte le proprietà organolettiche e aromatiche, rendendola saporita e densa come piace agli estimatori del caffè.
In realtà il termine caffè espresso è dato dal tempo di attesa necessario a preparare il caffè.
Bisogna sapere infatti che in principio il caffè nelle torrefazioni veniva preparato mediante specifici pentolini e il tempo di preparazione del caffè nei bar era molto simile a quello che si doveva attendere a casa.
Grazie all’invenzione delle macchine da caffè professionali, che con il passare del tempo si sono sempre migliorate, aggiungendo funzionalità e tecnologie di controllo, il caffè viene preparato in pochi secondi, senza dover più attendere minuti. Alla lenta erogazione si è così sostituita una erogazione espressa.
Origine del caffè espresso
Sono numerose e diverse le figure che girano intorno alla creazione e alla produzione della prima macchina da caffè espresso e di conseguenza ai primi modelli della bevanda che è conosciuta e apprezzata in tutto il globo.
Nello specifico il brevetto iniziale (nuovo apparecchio a vapore per la confezione economica ed istantanea del caffè in bevanda) e principale che interessa il prezioso mezzo che ci consente di erogare questa bevanda dal gusto inconfondibile e unico appartiene ad Angelo Moriondo. Quest'ultimo era un ingegnere di Torino che utilizzò tutto il suo sapere e le sue conoscenze per costruire il primo prototipo in assoluto di macchinario per erogare il caffè espresso. Mediante una prestazione sul quale sono fondati i macchinari che usiamo ai giorni nostri.
Subito dopo a questa figura importante che ha dato vita al primo strumento per preparare il caffè venne il tecnico Luigi Bazzera di Milano, che acquistò il brevetto nel 1901. Dopo aver acquisito il brevetto effettuò delle modifiche costruttive e importanti, in quanto riuscì a far conoscere fin dall'inizio questo strumento di rilevante importanza e prezioso ai professionisti del settore, che dal principio si dimostrarono decisamente interessati.
Successivamente continuò a portare avanti questa invenzione nel 1902 Desiderio Pavoni, che attraverso la sua attività Pavoni S.p.a., cominciò a diffondere sul mercato una macchina da caffè quasi identica a quella che oggi utilizziamo e conosciamo, l'unica differenza riguardava soltanto il tipo di alimentazione che era ancora a vapore.
Pier Teresio Arduino però rappresenta la figura che però risulta legata alla nascita dello strumento che consente di preparare in tempi veloci una buona tazzina di caffè ossia la macchina da caffè. Si tratta in particolar modo di colui che nel 1905 migliorò il macchinario sia sotto il punto di vista delle funzionalità sia dell'aspetto. Grazie alla sua dedizione e professionalità è riuscito così a ottimizzare lo strumento consentendo a chiunque di riuscire a preparare un buon caffè in pochi secondi percependo dal principio il valore di questa macchina specialmente a livello commerciale.
Nel 1938 si aprono totalmente le porte per quanto riguarda l'evoluzione delle nuove macchine da caffè grazie ad Achille Gaggia. Nello specifico quest'ultimo si concentrò nel funzionamento del dispositivo, realizzando un funzionamento a pistoni che sostituiva quello precedente a vapore.
Questa nuova tecnologia permetteva di ridurre ulteriormente i tempi, aspetto che concesse a questo strumento la possibilità di diffondersi rapidamente sul mercato in tutto il Paese, specialmente a cominciare dal Dopoguerra. Questo periodo rappresentò in particolar modo gli inizi del caffè espresso, quello che in breve tempo tutto il mondo cercherà di realizzare.
Macchina del caffè espresso professionale: cosa vi è da sapere?
È possibile riproporre la stessa qualità e bontà del caffè di una volta ancora oggi?
Ovviamente la risposta è positiva. A differenza del passato le nuove macchine da caffè di ultima generazione offrono la possibilità di preparare dei caffè deliziosi e dal sapore unico e inconfondibile attraverso dei semplici e veloci passaggi.
Quasi tutti i modelli di macchine da caffè professionali sono automatizzati, in quanto grazie alla temperatura ideale e pressione perfetta si regolano in maniera automatica a seconda delle situazioni del clima esterno, come ad esempio: umidità, temperatura, etc.
Conviene però seguire alcune accortezze, che i migliori baristi ben conoscono:
- usare un depuratore per l’acqua, anche la migliore miscela di caffè potrebbe non essere sufficiente a realizzare un buon caffè se l’acqua non è all’altezza;
- effettuare una pulizia periodica e quotidiana del macchinario attraverso l'utilizzo di prodotti naturali o delicati;
- far effettuare l’opportuna manutenzione ad aziende competenti;
Ciò permetterà di far degustare ai vostri clienti un'ottima tazzina di caffè facendo godere degli odori, aromi e sapori che solo la qualità Mokabar può offrire.